Coaching Excellence

Il LAB Profile è lo strumento che ti permette di avere la maggiore comprensione della realtà soggettiva del tuo cliente, quindi creare un grado di empatia di altissimo livello. I meta programmi , sono i filtri che usiamo per rappresentare la realtà, potremo dire che sono le finestre a traverso le quale noi guardiamo il mondo in cui selezioniamo le informazioni a noi necessarie, le quale elaboriamo per costruirsi la propria percezione del mondo. E per elaborazione intendo la Cancellazione, Distorsione e Generalizzazione.

Il LAB Profile è lo strumento che ha sviluppato Rodger Bailey per rendere accessibile i meta programmi a chi non aveva una formazione di PNL. Ed anche per chi ha una formazione di PNL, mi sono reso conto che il più delle volte le persone hanno un idea poco chiara dei meta programmi e di come utilizzarli in modo efficace. Oggi, da trainer di PNL, posso dire che nelle normali formazioni di PNL vengono spiegati solo  5-6 meta programmi, senza approfondimento e con una sommaria descrizione delle loro caratteristiche.

Il principio base del coaching è il “ Ricalco e Guida”, in base al quale dobbiamo prima andare là dove il cliente si trova con la mente, per poi guidarlo verso un cammino favorevole al proprio raggiungimento di obbiettivi. E per fare ciò, il LAB Profile con i suoi 14 meta programmi, bene strutturati attraverso un questionario specifico, ci aiuta a determinare il linguaggio utile a creare un ponte di comunicazione, essenziale per creare un rapport. La mia esperienza di coaching mi ha dimostrato che è difficile che una persona si apra con il primo sconosciuto, ma la creazione di un alto livello di rapport verbale lo mette subito a suo agio, si sente capito e si apre con molta più facilità.

Capire una persona attraverso l’ascolto attivo non significa annuire quando l’altro parla, ma è capirlo veramente, è sapere dove si trova con la mente, come vede il mondo, comprendere come parla a sè stesso. Avere come strumento il LAB Profile ti permetterà di rispondere utilizzando il suo linguaggio e cosi facendo dimostri all’altro che veramente lo capisci e che sei li con lui. Personalmente avendo studiato ed approfondito i meta programmi dopo essermi approcciato alla PNL attraverso i consueti canali, acquisendo anche il titolo internazionale di trainer di PNL, ho capito che sono l’ABC della comunicazione, che sono assolutamente essenziali ed indispensabili per porre le domande più efficaci attraverso il meta-modello o per guidare con il milton model.

Noi Coach siamo i facilitatori dei processi di cambiamento, ed il cambiamento avviene solo se il cliente trova una forte motivazione che lo spinga a farlo. Quindi dobbiamo essere molto abili ad innescare la motivazione necessaria nei nostri clienti, in modo che facciano le azioni che li condurranno verso i loro obbiettivi. E la motivazione non sempre viene formulata positivamente e non sempre va tradotta in modo positivo per mantenere la sua efficacia.

Facciamo un esempio. Vediamo come può cambiare la motivazione tra due individui in un identico contesto:

Andare in palestra, la richiesta del cliente potrebbe essere “voglio perdere peso” (peso iniziale 90 kg), e da Coach porteremo il nostro cliente a riformulare in positivo e specifico l’obbiettivo. Quindi lo guideremo in modo abile a ottenere un obbiettivo tipo “entro fine giugno voglio pesare 75 Kg”. Fino qui tutto ok, obbiettivo definito in modo specifico e positivo. Adesso inizia il nostro vero lavoro, motivare per far fare gli sforzi, per mantenere il ritmo degli allenamenti e mantenere la pianificazione fatta. Quando i giochi si faranno duri, il nostro compito sarà di rimotivare e fare mantenere la motivazione. Vi posso assicurare che ricordare l’obbiettivo non basterà o magari lo vorranno addirittura cambiare in uno meno difficile.

Perché una persona vorrebbe da un giorno all’altro volere passare da 90 kg a 75 kg ?

Qui prenderò due esempi per fare capire 1 meta programma più comunemente conosciuto : “Verso – Via da”.

  • Verso: l’individuo ha un’immagine di se stesso con un fisico come Brad Pitt, in cui si vede camminare sulla spiaggia con tutte le ragazze che lo guardano.
  • Via da: l’individuo non si piace quando si guarda allo specchio, crede di non piacere alle ragazze e si vergogna andare al mare in costume.

In questo caso, grazie al meta programma “verso-Via da” otteniamo un leva motivazionale di direzione. E possiamo capire che sia in positivo o in negativo, per quelli individui, saranno quelle immagine che sostengono la loro motivazione. E volerle cambiare rischia di non essere abbastanza efficace o potrebbe essere contro produttivo (demotivante).  Questo è il secondo punto importante di cui un Coach deve essere esperto: “ il potere della motivazione”. E questa abilità ce la fornisce il LAB Profile , essendo lo strumento di eccellenza per motivare, comprendere e prevedere.

Si! “ Prevedere”, ossia conoscere gli schemi linguistici per ogni meta programma del LAB Profile, ci consente di sapere in anticipo quali saranno i comportamenti del nostro cliente in un determinato ambiente e ci permetterà di prevedere quale contesto gli sarà favorevole per raggiugere gli propri obbiettivi. O ci permetterà di evitare ciò che lo potrebbe demotivare.

Il LAB Profile ha dato un valore inestimabile alle mie conoscenze di PNL, nel mio approccio con i miei clienti, nelle mie relazioni personali, ha aumentato la mia tolleranza ed apertura mentale ad altri punti di vista da cui imparare. Certo, non vi chiedo di credermi ma vi invito a approfondire per poi dirmi cosa ne pensate voi e confrontarci per farci crescere. Il LAB Profile è ancora poco conosciuto in Italia ma sono sicuro che sarà lo strumento più diffuso nei prossimi anni nel mondo del Coaching per la sua validità. Il LAB Profile è un metodo rigoroso, empirico e scientifico, e ci permette di usarlo in modo conversazionale in qualsiasi contesto, mantenendoci focalizzati sulla persona o in modo colloquiale seguendo una pratica scheda di domande specifiche.

Ricordatevi … rimanete curiosi!
Elio Malossi
NLP Trainer & Trainer/consultant LAB Profile®

© Elio Malossi 2013